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STEVE JOBS:  IN SINTESI 

Steve Jobs è un film del 2015 diretto e co-prodotto da Danny Boyle con protagonista Michael Fassbender, nei panni di Steve Jobs.

La pellicola si basa sulla biografia autorizzata Steve Jobs, scritta da Walter Isaacson e pubblicata nel 2011. Si tratta del secondo film biografico su Steve Jobs dopo Jobs di Joshua Michael Stern del 2013.

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Steve Job si svolge nei backstage pochi minuti prima dei lanci dei tre prodotti più rappresentativi nell’arco della carriera di Jobs, partendo con il Macintosh nel 1984 e finendo con la presentazione dell’iMac nel 1998, portandoci, appunto, dietro le quinte della rivoluzione digitale, per tratteggiare un ritratto intimo dell’uomo geniale che è stato il suo epicentro.

  • DATA USCITA: 21 gennaio 2016
  • GENERE: Biografico, Drammatico
  • REGIA: Danny Boyle
  • DURATA: 122 Min

RECENSIONE sul FILM di Samantha:

Non siamo di fronte al solito film biografico dove viene raccontata la storia già nota del protagonista: al contrario, in questa pellicola, Danny Boyle, regista e Aaron Sorkin, sceneggiatore, per raccontare Steve Jobs si concentrano sui frammenti, su delle istantanee di vita. Scelgono così tre momenti ben distinti della storia del cofondatore Apple, più precisamente il dietro le quinte della presentazione dei tre prodotti più noti della società: il Macintosh nel 1984, il Next nel 1988 e l’iMac nel 1998 con, come filo conduttore, il rapporto con la figlia e i pochi amici/collaboratori che aveva.

Il film non annoia, anzi. Lo spettatore è completamente preso dal vortice di dialoghi ininterrotti di cui è composto il film. Parole dall’inizio alla fine. Grande densità verbale. Fondamentalmente nei 122 minuti di pellicola non succede nulla, tutta la parte che potrebbe sembrare “interessante” viene lasciata dietro le quinte. Eppure, non ci si può distrarre neanche per un secondo. L’attenzione del pubblico viene totalmente catturata e si crea una sorta d’empatia con il personaggio. La regia c’è, ma la sceneggiatura fa da padrona in questo film e non si può che farsi trascinare da uno dei migliori copioni degli ultimi tempi.

Un eccellente Fassbender che si muove dietro le quinte con totale disinvoltura quasi come un maestro d’orchestra che dirige i suoi musicisti. Altra grande nota di merito va data a Kate Winslet e al dolce tocco femminile che conferisce alla storia creando un bilanciamento perfetto con la figura del cinico Jobs che fatica ad interagire con i suoi simili nonché con la figlia. A mio parere un piccolo gioiellino veramente. Ammetto che mi aspettavo una candidatura come migliore sceneggiatura.

Voto: 7.5

 

 

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