Real Bodies Milano
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REAL BODIES: apre l’infermeria ad hoc per la Mostra

Real Bodies: una raffica di malori e svenimenti davanti ai corpi umani plastinati in mostra a Milano.

Sono i “Real Bodies” che hanno provocato, raccontano gli organizzatori dell’esposizione, “63 episodi, tra malori momentanei e veri e propri svenimenti con perdita dei sensi, in poco più di tre settimane di apertura della mostra”.

Una media di poco meno di tre episodi al giorno, tanto che la direzione, che fa capo alla società Venice Exhibition di Venezia, ha predisposto una zona infermeria per far riprendere i visitatori. E ora sta valutando se dotare di defibrillatore lo “Spazio Ventura XV”, nel quartiere Lambrate, che da 25 giorni ospita la collezione di “cadaveri”.

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REAL BODIES MOSTRA MILANO


REAL BODIES, Di Cosa si Tratta

Al pubblico sono offerti oltre 40 i corpi interi esposti e 300 organi tra malati e sani, tutti trattati con la tecnica della polimerizzazione.

Insomma una vera enciclopedia di anatomia in 3D che si può osservare dal vivo.

La plastinazione è un procedimento che porta alla completa sostituzione dei fluidi corporei con dei polimeri, bloccando per sempre la decomposizione. Un processo che richiede circa 1.500 ore di lavoro e un costo di circa 50 mila euro per ogni corpo. Per la realizzazione della mostra sono serviti i corpi di 165 persone che spontaneamente e con generosità, prima del decesso, hanno voluto donare i loro resti mortali alla scienza per scopi scientifici e didattici.


“C’è una percentuale di persone impressionabili – commenta il promoter di Venice Exhibition, Mauro Rigoni – lo avevamo già riscontrato a Lisbona dove registrammo 220 mila ingressi in 5 mesi di apertura, e ora si sta verificando anche a Milano.

Buona parte dei visitatori che hanno accusato mancamenti, comprendendo anche cali di pressione e vertigini, sono maggiorenni, molti sono maschi fra i 20 e i 35 anni”. Questo “nonostante le aree siano segnalate all’ingresso da inequivocabili cartelli che mettono in guardia le persone più impressionabili”.

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