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La proposta arriva dal commercio, che in precedenza si è scagliato contro i divieti di accesso alle auto,ma ora le cose stanno cambiando perché lo scenario del commercio è drasticamente cambiato: “La competizione oggi è fra i centri storici e vie dello shopping e tra centri commerciali e colossi dell’e-commerce – dice Andrea Painini presidente di Confesercenti – Se le vie delle nostre città non diventano ancora più attraenti e fruibili, in una logica di sostenibilità a vantaggio di una migliore qualità della vita, la battaglia è persa in partenza. Dove turismo e commercio di prossimità hanno fatto sistema, le ricadute economiche sono state di grande portata”.

Sembrerebbe quindi che meno auto e strade pedonalizzate oggi significhi miglior qualità della vita, maggiore passaggio di pedoni e biciclette e spesso maggiori entrate per i negozi. “Ovviamente è una cosa che va fatta con buon senso e quando è possibile – aggiunge Painini – come nel caso di via Vigevano. Ma bisogna uscire dalla vecchia logica che rimane ad esempio in corso Buenos Aires che è una specie di highway cittadina: quello non è più un modello competitivo”.

Si attende anche aggiornamenti riguardo una proposta simile in via Orefici, dove i negozianti avevano proposto di chiudere la strada per alcune domeniche durante l’anno e portare eventi, feste e manifestazioni in strada, con l’obiettivo di arrivare poi alla pedonalizzazione definitiva.

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