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Un milione e 200mila euro in tre anni arriveranno invece dallo Stato, con una partnership pubblico-privato. “La sfida è coniugare la tutela del patrimonio artistico – culturale e la valorizzazione. E gli interventi al cenacolo Vinciano per migliorare il microclima sono un esempio”. Lo ha affermato il  ministro della Cultura Dario Franceschini alla presentazione a Milano.

Il dipinto è noto per la sua delicatezza. Già nel 1498, quando fu terminato, Leonardo si accorse subito che la parete mostrava lievi alterazioni a causa di un problema strutturale, intrinseco alla tecnica usata da Leonardo che, non amando l’affresco per l’eccessiva rapidità di esecuzione, impiegò una preparazione sperimentale, simile a quella usata per i dipinti su tavola e poco adatta per l’ambiente umido del Refettorio di Santa Maria delle Grazie.

Nel corso del tempo il dipinto ha subito molti interventi di recupero e manutenzione, tra cui l’ultimo terminato nel 1999 e durato 22 anni, affidato a Pinin Brambilla Barcilon, considerata da molti “la donna che ha salvato l’Ultima Cena”.

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Resta la preoccupazione del Codacons che chiede di sapere cosa viene concesso a Eataly in cambio della sponsorizzazione («il marchio non è cedibile»), al quale si uniscono i sindacati: «Bene uno sponsor. Ma solo se il dare e avere va definito con chiarezza», dice Artemisia Fasano, segretario nazionale Uil per i Beni culturali.

Fonte: La Repubblica

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