BLACK MIRROR
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BLACK MIRROR: la serie tv Netflix esce dagli schermi e invade la realtà con un esperimento in cui si accede al ristorante e alle pietanze sulla base dei like ricevuti su Instagram.

Lo scorso weekend a Milano si è tenuto un evento, organizzato negli spazi di Base Milano, dove i fan della serie tv sono stati catapultati nella dimensione distopica ideata da Charlie Brooker: un mondo dove la tecnologia si fonde con dinamiche sociali regolando i comportamenti delle persone.

Il Black Future Social Club, è il ristorante ricreato negli spazi di via Bergognone, un esclusivo locale in cui il tipo di pietanze e il periodo di permanenza dei commensali era determinato dal numero di follower e di like. Prima di tutto: potevano entrare solo persone con almeno mille follower su Instagram. E se il numero non raggiungeva i tre zeri si potevano “comprare” da un apposito distributore, “pagando” con una story, sempre su Instagram.

Ma una volta seduti al tavolo bisognava continuare a “macinare” like per proseguire la cena: la seconda ordinazione, infatti, era legata al numero di “cuoricini” raggiunti dalla foto del piatto pubblicato sui social.

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Ovviamente si è trattato di una provocazione per promuovere la serie tv giunta alla quarta stagione. Non c’è nulla di reale, o meglio: è realtà nell’universo di Black Mirror. La prima puntata della terza stagione — “3×01”, nel gergo di chi divora serie tv — affronta proprio questo argomento. E racconta l’ascesa e la caduta di una donna in un mondo dove si può accedere a un certo tipo di lavori, servizi e oggetti solo in base al proprio indice di gradimento che viene costantemente pubblicato.

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