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CARLO CRACCO: Con la sua associazione “Maestro Martino” ha presentato un progetto per gli spazi messi a bando in piazzale Cantore 10, la proposta al Comune

carlo cracco

Una scuola per la formazione professionale di giovani cuochi in un palazzo comunale: a fare la proposta alla giunta di Milano è l’associazione “Maestro Martino”, presieduta proprio da uno chef, anzi, una star degli chef: Carlo Cracco. Che ha presentato a Palazzo Marino un progetto per la gestione degli spazi da destinare alla formazione professionale di giovani cuochi nella porzione di edificio di piazzale Cantore 10, a pochi passi da Porta Genova, che il Comune mette ora a bando. O meglio, che rimette a bando, visto che una prima volta non ci sono state proposte. Per questo l’assessore comunale al Demanio e Bilancio Roberto Tasca spiega: “Non ci rassegniamo al fatto che l’immobile, destinato ad attività educativa e di formazione professionale, rimanga vuoto e ci conforta sapere che esiste un progetto concreto, già presentato in Comune, da parte di un’associazione pronta a partire per la riqualificazione di parte dello stabile. La nuova manifestazione di interesse deliberata in Giunta è necessaria per verificare l’esistenza di proposte migliorative da parte di altri soggetti”. Insomma: se nessun altro dovesse presentarsi o dovesse proporre un’idea migliore, largo alla scuola per giovani chef di Cracco.

La giunta ha appena deliberato le linee di indirizzo per la nuova manifestazione di interesse pubblico per la concessione ad uso educativo e formativo dell’immobile di piazzale Cantore 10: si tratta di una porzione dell’edificio di 1.369 mq (lo spazio complessivo è di 3.318 mq), che viene offerta per 200mila euro annui di canone, con l’obbligo per il concessionario di provvedere alle opere di restauro degli spazi. Il primo bando per l’utilizzo ai fini formativi dello stabile di piazza Cantore era andato deserto appena un anno fa. Le opere per la riqualificazione degli oltre 1.300 mq dello stabile avranno un costo a carico del concessionario di almeno 2 milioni di euro, che potranno essere scomputati per i primi 4 anni dal canone di locazione.

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