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I mezzi Atm saranno dotati di segnaletica e porta guinzaglio. Confermato l’obbligo del patentino per le razze pericolose. Se il quattrozampe urina per strada bisogna ripulire con acqua e sapone

 

Milano si schiera decisamente. Il Consiglio Comunale ha discusso alcune nuove norme in merito all’approvazione del Regolamento per il benessere e la tutela degli animali. Tra le disposizioni proposte, vi è il divieto di far fare ai cani la pipì vicino alle entrate di case o negozi.

Col nuovo Regolamento – come riporta “La Repubblica” – il Comune di Milano vuole porre un freno anche alla sporcizia organica prodotta dai bisogni fisiologici dei cani, per i quali vengono riservati sempre più spazi, invitando i padroni a fare ancora maggiore attenzione se non vogliono incorrere in sanzioni molto salate. Questa è solo una delle tante nuove norme in via di approvazione che riguardano il benessere e la tutela degli animali a Milano. Già nelle scorse settimane, erano emerse altre direttive, come l’abolizione dell’obbligo di museruola per tutte le razze canine anche quelle pericolose, i cui esemplari però dovranno essere dotati obbligatoriamente di patentino .

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Poiché la città lombarda sta attrezzando sempre più spazi destinati agli amici a quattro zampe, il Consiglio Comunale ha dunque evidenziato la necessità di evitare la pipì di cane nelle strade. In tal modo, secondo la nuova norma, se l’animale dovesse ugualmente urinare nei pressi di abitazioni private o negozi, il padrone verrebbe pesantemente multato. In aggiunta, dovrebbe utilizzare acqua e sapone per ripulire l’area sporcata.

 

Il Consiglio comunale di Milano ha pensato anche agli animali non d’affezione, con particolare riferimento al mondo del circo. Ha definito il divieto di utilizzare qualsiasi specie animale all’interno di luoghi in cui si cerca di ottenere denaro grazie a esse.

Nel rispetto delle leggi vigenti, statali e regionali, il Regolamento introduce alcuni elementi innovativi. Tra questi:

  • maggiore rigore nella detenzione e vendita di alcune specie animali esotiche a tutela dell’ambiente, perché specie invasive, e del loro benessere, perché specie che richiedono alta professionalità per la loro corretta gestione;
  • modalità di gestione e maggiore tutela delle colonie feline;
  • introduzione e promozione del “Patentino” per proprietari di cani appartenenti a un elenco di razze potenzialmente pericolose per educare i cittadini a un corretto rapporto tra l’uomo e gli altri animali;
  • salvaguardia dei nidi di rondoni in caso di interventi edilizi;
  • norme per la gestione dei crostacei vivi destinati all’alimentazione per minimizzarne la sofferenza, sia in fase di conservazione sia in fase di preparazione al consumo;
  • allineamento con le linee guida della Commissione CITES ministeriale per circhi e spettacoli itineranti e divieto di attendamento di circhi con al seguito esemplari di primati, cetacei, lupi, orsi, pinnipedi, rinoceronti, ippopotami, giraffe;
  • modifiche nelle modalità di attività di cessione e o affido di cani e gatti del parco-canile comunale al fine di facilitare la gestione della struttura e favorire l’adozione degli animali;
  • divieto di vendita di animali d’affezione nei mercati allestiti in modo temporaneo all’aperto o al chiuso, in luogo pubblico o privato;
  • limitazione nell’autorizzazione di attività pirotecniche tenendo conto degli effetti negativi che petardi e fuochi d’artificio possono provocare su animali domestici e selvatici;
  • requisiti minimi e modalità di gestione di acquari, terrari e voliere;
  • divieto di accattonaggio esibendo animali, a esclusione dei cani qualora venga accertato che si tratti di “compagni di vita” dei mendicanti che li detengono, ai quali devono comunque essere garantite condizioni di vita e tutela conformi al Regolamento;
  • modalità di accesso ai luoghi pubblici e ai luoghi aperti al pubblico per i cani e per gli altri animali d’affezione di piccola taglia.
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