ospedale di bergamo coronavirus
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“Eʼ un segnale, ma la guardia deve restare alta”, ha spiegato il direttore sanitario

ospedale di bergamo

Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza coronavirus all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo sono state più le persone dimesse di quelle ricoverate: 26 contro 20. A riportare il dato è L’Eco di Bergamo, che registra anche una diminuzione delle pagine dei necrologi: sette, mentre nei giorni scorsi erano arrivate ad essere una dozzina. “E’ un segnale – ha spiegato il direttore sanitario Fabio Pezzoli – ma la guardia deve restare alta”.

Il calo dei ricoveri, inoltre, si affianca a un cambiamento negli accessi al pronto soccorso del Papa Giovanni. “Il 2 aprile – ha detto Pezzoli – gli accessi totali al pronto soccorso sono stati una settantina, per essere precisi 38 accessi riguardavano persone con sospetto Covid o già malate, mentre altri 30 invece sono stati gli accessi per altre patologie. Insomma, stiamo riprendendo l’attività anche riferita a ricoveri, diciamo così, ordinari, rispetto alla pandemia”.

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Il direttore sanitario dell’ospedale ha quindi ribadito che “va evitato e scongiurato qualunque fenomeno di rebound nei prossimi giorni, bisogna restare sulle barricate e verificare gli andamenti almeno per le prossime due o tre settimane. Il nostro ospedale resta e resterà per diverso tempo un caposaldo nella lotta al coronavirus, non si dimentichi che abbiamo ancora ben oltre 400 persone ricoverate per Covid-19. E molte sono gravi: la Terapia intensiva di fatto è ancora satura,con oltre 90 malati Covid”.

Grazie al rallentamento dei contagi da coronavirus, confermato anche dall’Iss, “gli ospedali respirano”. Lo afferma Angelo Borrelli, secondo cui “dobbiamo andare avanti con massimo rigore. Il capo della Protezione civile non dà date sulla fine del lockdown: “A casa anche il Primo maggio? Dipende dalla curva”. Il trend rimane costante in Lombardia dove, ha spiegato l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, “si registrano 7.520 positivi, con 1.455 contagi in più su un numero di tamponi ancora elevato”.

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