polizia controllo coronavirus blocco stradale
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Alla fine Palazzo Chigi ha chiarito per stroncare subito il vespaio di polemiche scatenato da quel termine “congiunti” che nel giro di poche ore è risultato il più cercato sul web. ” Per congiunti si intendono “parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili”.

E dunque, dal 4 maggio si potrà andare a visitare non solo genitori, figli, nonni, nipoti e consanguinei o persone a cui si è legati giuridicamente ma qualsiasi persona alla quale si sia legati da una relazione affettiva stabile.

La definizione giuridica di congiunti
A livello giuridico è l’articolo 307 del codice penale a stabilire cosa si intende per congiunti. In questa definizione rientrano: “Ascendenti, discendenti, coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, fratelli, sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti”. In questa definizione, quindi, sono esclusi i partner che – a livello interpretativo – verranno invece inclusi dal governo tra le persone che sarà possibile incontrare a partire dal 4 maggio.

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ARRIVA DUNQUE LA PRECISIONE DI PALAZZO CHIGI:

Anche i fidanzati, le fidanzate e quelli che vengono definiti come affetti stabili rientrano tra i congiunti. Ovvero coloro i quali, secondo il dpcm firmato il 26 aprile dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà possibile incontrare a partire dal 4 maggio.

Uno degli aspetti che il governo dovrà chiarire, probabilmente attraverso le Faq che verranno aggiornate sul sito di Palazzo Chigi, è quello degli spostamenti e della possibilità per gli italiani di andare nelle loro seconde abitazioni.

Gli spostamenti in Regione dal 4 maggio
Il dpcm prevede la possibilità di effettuare spostamenti, a partire dal 4 maggio, nel caso in cui siano motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute e – in aggiunta rispetto al passato – la possibilità di incontrare congiunti, “purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie”, ovvero le mascherine.

Fase due, no agli spostamenti fuori Regione
Il divieto di spostamenti resta, invece, per tutti i casi in cui le persone si muovano – attraverso mezzi di trasporto pubblici o privati – in una Regione diversa rispetta a quella in cui si trovano. Ci sono, anche in questi casi, alcune eccezioni: si può uscire dalla propria Regione in caso di esigenze lavorative, assoluta urgenza o motivi di salute. Qui si aggiunge, rispetto al passato, un’importante novità: “È in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. In sostanza, chiunque sia rimasto al di fuori della propria Regione di residenza (pensiamo per esempio a uno studente fuori sede), potrà tornare a casa dal 4 maggio. Il ritorno presso il proprio domicilio era stato sospeso durante il lockdown, mentre ora viene consentito in tutti i casi, anche al di fuori della propria Regione.

Gli spostamenti per gli anziani e il rientro dall’estero
Per gli spostamenti c’è anche un’altra indicazione contenuta nel dpcm: si raccomanda, infatti, alle persone anziane o affette da patologie croniche o, ancora, immunodepresse, di evitare di uscire dalla propria abitazione se non nei casi di stretta necessità. Altre regole sono state concepite per chi vuole tornare in Italia dall’estero. Servirà, in questo caso, una dichiarazione per indicare i motivi del viaggio, l’indirizzo completo dell’abitazione in cui si effettuerà in Italia il periodo di sorveglianza sanitaria e il mezzo di trasporto privato utilizzato per raggiungerla, oltre al recapito telefonico necessario per ogni eventuale comunicazione.

Gli spostamenti verso le seconde case
Sugli spostamenti verso le seconde abitazioni il dpcm non fa alcun riferimento specifico. Sicuramente non è possibile uscire dalla propria Regione se non per esigenze lavorative, urgenze o motivi di salute. Quindi non di certo per andare nella seconda abitazione al mare o in montagna. Ma cosa succede dentro la stessa Regione? Si potrà o no andare alla propria casa al mare? Rispetto alle restrizioni applicate fino al 3 maggio è sparito il divieto esplicito di muoversi verso le seconde case per le vacanze. Una restrizione che c’è, ma che in effetti non è più esplicita a partire dal 4 maggio. Si attende, quindi, la pubblicazione delle Faq del governo per capire se i cittadini potranno spostarsi da un’abitazione all’altra, magari nei weekend o quantomeno quando inizierà l’estate, per stare più vicini al mare o alla montagna.

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