coronavirus test afp scaled
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REGIONE LOMBARDIA: L’obiettivo è la “nuova normalità”. Alla quale però è faticoso arrivare, visti i numeri dei contagi e la paura di una ripresa dell’epidemia per la maggior parte dei cittadini.

E allora cosa fare per limitare il contagio? Tamponi a domicilio e contact tracing.

Sono queste le due novità principali approvate ieri da Palazzo Lombardia. Un’approvazione faticosa, la giunta si è riunita tre volte e il documento è stato limato fino all’ultimo (eliminando, per esempio, l’obbligo del tampone a domicilio nell’arco di 24-48 ore).

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Fumata nera, invece, per i test sierologici a pagamento, da fare in cliniche private grazie a convenzioni tra aziende o comuni, per sottoporre all’analisi i loro dipendenti o cittadini: la questione rimane in sospeso. Per la difficoltà di capire chi dovrebbe processare, per i casi positivi al test, i tamponi necessari a capire se chi ha gli anticorpi ha avuto la malattia e l’ha superata. O è ancora malato.

Punto focale del provvedimento di ieri, l’individuazione dei casi di Covid-19: alle aziende viene rinnovato l’obbligo di misurare in entrata a tutti i dipendenti la temperatura. Il lavoratore che avrà più di 37,5 sarà segnalato dal medico dell’azienda all’Ats e al medico di base.

Che richiederà per lui il tampone, fatto a domicilio dai medici delle Usca, le task forse di guardia medica. Nell’attesa dell’esito del tampone, sia la persona con più di 37,5 sia i suoi contatti stretti (familiari ma anche i colleghi di ufficio) saranno individuati e messi in quarantena. “Le nostre finalità in questa fase molto delicata — sottolineano il  governatore Attilio Fontana e l’assessore Gallera — sono intercettare e gestire tempestivamente i casi di sospetti Covid-19 con il concorso dei diversi soggetti sanitari e insieme ai datori di lavoro, per controllare l’insorgenza di nuovi focolai di malattia, monitorando in tempo reale l’andamento epidemico”.

La giunta ha poi stilato anche le linee guida per la ripartenza degli ospedali, che potranno tornare alla loro attività fino al 70 per cento, realizzando una divisione netta tra le aree Covid- free e quelle che rimarranno dedicate ai pazienti con Sars-Cov-2.

L’obiettivo è essere pronti in caso di una ripresa della curva, facendo scattare nuove misure di lockdown: i nuovi casi dovranno essere sulla soglia dei 500 al giorno. Per monitorare la situazione, la Regione nei prossimi giorni nominerà un pool di esperti con un “cruscotto” di una ventina di parametri.

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