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La struttura, ideata da Guido Bertolaso sul modello dellʼospedale della Fiera di Milano, poteva contenere fino a un massimo di 84 posti letto.

E’ rimasto un solo paziente al Covid Center di Civitanova Marche (Macerata), “l’astronave” da 12 milioni di euro e 84 posti letto ideata da Guido Bertolaso sul modello dell’ospedale della Fiera di Milano. Nella giornata di venerdì il malato, che ha un doppio tampone negativo, verrà trasferito in un’altra struttura e il Covid Center chiuderà i battenti alle 20.

Per la struttura realizzata nella Fiera di Civitanova verrà attivata una sorveglianza armata e anticendio. “L’astronave”, per la cui realizzazione sono state raccolte donazioni private, ha ospitato fino ad oggi al massimo tre pazienti.


Gallera: “Rifarei l’ospedale in Fiera Milano, non chiuderà fino a fine emergenza”

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L’ospedale in Fiera rimane aperto. Anche quando avrà esaurito i pazienti, rimane totalmente aperto perché non sappiamo cosa succederà finché non sarà concluso il Covid”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, a margine della  manifestazione del centrodestra che si è tenuta a Milano, in piazza Duomo, parallela a quella indetta a Roma da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia per protestare contro il governo.

Ospedale Fiera Milano, Gallera: Spenderei ancora quei soldi
“Siamo pronti a dimostrare la correttezza in questa emergenza. L’ospedale in Fiera rimane aperto. Quando avrà esaurito i pazienti, rimane totalmente aperto perché non sappiamo cosa succederà, e finché non sarà concluso il Covid l’ospedale in Fiera rimane aperto. Così come si sta approntando un ospedale in Emilia e così come hanno fatto in Campania e in altri Paesi come la Germania. Questa è la strategia che peraltro è definita addirittura dal ministero, quindi il nostro ospedale rimane attivo e aperto”.

“Se rispenderei ugualmente quei soldi? Non sono stati soldi pubblici, ma la risposta è sì. In quel momento il rischio era di trovare la gente per terra perché se arrivava su Milano quell’ondata avrebbe creato situazioni drammatiche. Noi abbiamo fatto qualcosa per il bene dei nostri concittadini”. Il professor Antonio Pesenti, primario di Anestesia e rianimazione del Policlinico di Milano e responsabile dell’Unità di crisi della Regione Lombardia per le terapie intensive, in un’intervista a Fanpage.it aveva ipotizzato una imminente chiusura della struttura.

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