blues house neon
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“Cari amici e cari rockers, siamo alquanto dispiaciuti nel comunicarvi che l’avventura del Blues House si conclude qui“. Così inizia l’ultimo comunicato dello storico locale di Milano Blues House, rinomato per i suoi concerti live. Cover band e gruppi rock non torneranno più sul palco di via San’Uguzzone, messo in ginocchio dalla crisi legata all’emergenza Covid-19. Un duro colpo per gli amanti della musica, che hanno già detto addio ad altri due locali amatissimi dai milanesi, l’Ohibò e il Serraglio.

“L’emergenza pandemia che ha colpito tutti noi ci ha messo ovviamente in ginocchio” continua il comunicato. “Dal primo giorno di chiusura causa COVID-19 abbiamo cercato una via che potesse condurci fino ad una riapertura, ma non c’é stato modo di fare fronte a tutte le spese. Ci dobbiamo arrendere. Dopo 12 anni di nostra gestione di concerti ed eventi, il Blues House spegne definitivamente il suo neon blu dopo una carriera di quasi 30 anni. Inutile dirvi che per noi è dura, anzi durissima, arrivare a questa scelta, ma non abbiamo più le risorse per poter resistere cosi a lungo nella speranza di una ripresa, che al momento, non ha ne una data ne modalità certe”.
Numerosi i commenti di affetto dei fan sui social network del Blues House, fan che si dimostrano commossi dai ringraziamenti dei gestori: “Vorremmo potervi ringraziare uno ad uno, ed affidiamo a queste poche righe il nostro saluto nella speranza che tutti voi possiate leggerlo e condividerlo. Grazie a voi, abbiamo molti, moltissimi, bei ricordi da conservare gelosamente”.
Un giorno triste per Milano, una sconfitta per la musica. Ma l’augurio dei gestori ai fan è di continuare ad assistere a tanti concerti in futuro, con la speranza di ritrovarsi “come le star, a bere del whisky sotto ad un palco”.

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