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Carpisa, casa produttrice di valigie che fa capo al gruppo Pianoforte Holding (Yamamay, Carpisa e Jaked), ha fatto causa a ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Motivo: il divieto di ENAC del 26 giugno 2020 che impediva ai passeggeri di introdurre il bagaglio a mano a bordo dell’aereo avrebbe causato danni a Carpisa, bloccando di fatto il mercato delle valigie.

Il divieto è stato ritirato nella giornata del 14 luglio 2020, ma questo non è sufficiente per Gianluigi Cimmino, CEO di Pianoforte Holding: “Il divieto era inutile e anzi dannoso perché ha provocato ritardi per le procedure di imbarco e assembramenti per il ritiro delle valigie. La decisione autonoma di Enac, non sollecitata da alcun protocollo sanitario, caso unico nel mondo, ha causato un grave danno anche alle aziende che, come la mia, producono valigie realizzate apposta per essere imbarcate sugli aerei”.

“Carpisa” continua Cimmino “è il primo retailer in Europa di valigeria, il settore più colpito da questa crisi, che peraltro non ha ricevuto alcun genere di sostegno o contributo da parte dello Stato. La revoca del provvedimento dell’Enac è una buona notizia, ma non basta. È ora di finirla con i decisori pubblici irresponsabili, cioè che fanno scelte sbagliate e poi non subiscono alcuna conseguenza, che ignorano gli effetti sull’economia e la vita reale delle persone. Ecco perché ho scelto di fare causa ad Enac per il danno economico arrecato a me e ai produttori di valigie, oltre che a tutti i viaggiatori”.

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Le valigie da bagaglio a mano rappresentano il 40% della produzione di Carpisa” incalza Cimmino “almeno nei mesi estivi. La decisione di vietare i trolley in cabina ha inferto un altro duro colpo al comparto. E non è servita nemmeno a evitare assembramenti. Tanto che si è fatto marcia indietro”.

“Siamo stati condannati dal nostro stesso Paese che ci ha spezzato le gambe mentre stavamo per alzarci” conclude Cimmino. “Per Carpisa tutto ciò ha comportato la perdita di un 30% di fatturato“.

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