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La Fondazione Feltrinelli continua con i suoi appuntamenti estivi: fino al 1° agosto in Viale Pasubio 5 avrà luogo Voices & Borders, il festival di arti performative.

Musica, pratiche di movimento, danza, teatro e poesia. Dal lockdown alla liberazione degli immaginari. Il festival è giunto alla sua quarta edizione con in programma sperimentazioni sul violoncello, pratiche di Tai Chi e Qi Gong, danze di suoni con gong e campane tibetane, viaggi musicali con pianoforte e chitarra classica, piccoli esercizi di disperazione e felicità, concerti di musica classica per bambini e famiglie, training teatrali per ritrovarsi dopo mesi di lontananza, lezioni sul gesto ispirate a capolavori dell’arte moderna. E infine, gran finale, un rituale di saluto (e salute) collettivo per ritrovarsi cittadini.

Ecco qui i prossimi appuntamenti:

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  • Venerdì 24 luglio e sabato 25 luglio, 18.00 – 20.00: “Scuola Popolare sulla cura della vicinanza”, Virgilio Sieni. Esperienze sul gesto e il corpo politico ispirate a due opere presenti nella collezione della Pinacoteca di Brera di Milano: Cena in Emmaus di Caravaggio e Ritrovamento del corpo di San Marco di Tintoretto. Un percorso sulla consapevolezza del corpo con lo sguardo rivolto all’opera di alcuni grandi pittori.
  • Venerdì 31 luglio h 19.00 – 20.00: “La Dolce Guitar”, Gian Marco Ciampa, chitarra classica. Un viaggio attraverso i secoli e attraverso le culture musicali di tutto il mondo, dalla musica romantica al XX secolo dove la chitarra conosce il suo splendore creativo. Il programma si apre con un intensissimo brano di ispirazione barocca di Alexander Tansman ritrovato postumo alla sua morte e per questo attualmente ancora poco eseguito. Prosegue con Villa-Lobos verso il territorio sudamericano, dove la musica classica europea si unisce al folklore e alla musica popolare brasiliana. Con Francisco Tarrega che rappresenta perfettamente il mix tra la cultura italiana e quella spagnola e con esponenti della musica latino-americana: il paraguayano Agustin Barrios e il messicano Manuel Ponce, amico e compositore che ruotava attorno al leggendario Andrea Segovia. Si chiude Giulio Regondi, grande virtuoso del periodo romantico.
  • Sabato 1 agosto 19.30-21.30: “Rito performance: l’innocenza dell’Acqua, la vitalità del Fuoco”, Marco Massignan. Un rituale di passaggio per accedere a un nuovo tempo, con il conforto delle cure degli immaginari per chiudere il festival e il tempo trascorso, aprendo a una fase rigenerata di possibili relazioni personali, civiche e alternative.
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