Franco Guerzoni Piccola stanza 2017. Photo Livia Fabiani
Franco Guerzoni Piccola stanza 2017. Photo Livia Fabiani
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Il Museo del Novecento presenta la mostra “Franco Guerzoni. L’immagine sottratta”, a cura di Martina Corgnati, un affondo nell’opera dell’artista modenese in programma dal 9 settembre 2020 al 14 febbraio 2021.

La mostra segna il ritorno di Franco Guerzoni nella città dove hanno avuto luogo alcune delle sue principali esposizioni e prosegue l’indagine condotta dal museo sui protagonisti e movimenti che hanno contrassegnato il panorama artistico italiano nella seconda metà del Novecento.

L’indagine sulla parete

In mostra, al quarto piano del Museo, le opere realizzate dall’artista nell’ultimo decennio: un itinerario intorno alla parete, un topos per Guerzoni. Pareti vecchie e scrostate, ricche di intonaci e rigonfiamenti, precarie per crepe, graffi e muffe, sono protagoniste prima, agli esordi, di scatti fotografici utilizzati come supporto del suo lavoro. Poi saranno evocate sulla tela: pareti-palinsesto dai molteplici, evocativi affioramenti sulle quali si è articolata tutta la sofisticata archeologia personale dell’artista modenese.

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Le immagini, rovine vere o ricostruite attraverso la pittura, sono poste in dialogo con lavori dei primissimi anni Settanta nati dalla collaborazione con gli amici fotografi Luigi Ghirri e Franco Vaccari. La mostra continua con l’ultima ricerca di Franco Guerzoni intitolata Intravedere: piccole stanze di materiale gessoso che galleggiano come libri aperti, ma la cui immagine è nascosta, appunto “sottratta” allo sguardo dell’osservatore.

Le altre opere

Accompagnano questi lavori i libri-opera che dagli anni Settanta punteggiano l’itinerario di Guerzoni. Dal Libro dei sogni del 2009 al Museo ideale del 2013. Libri non solo da guardare ma da “agire”, preziosi nella loro rarità, che contengono le riflessioni dei tanti poeti, critici e letterati, amici che da sempre seguono il percorso dell’artista.

Nel percorso espositivo, una bacheca è riservata a un labirinto di sequenze fotografiche, spesso inedite, che raccontano progetti e aspirazioni risalenti alle sue origini inquiete che l’artista chiama Irrisolti. Infine un video, realizzato appositamente per l’occasione da Eva Marisaldi ed Enrico Serotti, racconta per tappe esemplari e con ironia, affetto e rigore, l’opera di Guerzoni nel suo complesso, compresa quella parte che non potrà essere rappresentata in mostra.

Arricchisce la personale un ricco volume, edito da Skira, con le immagini delle opere esposte, testi della curatrice Martina Corgnati e di Adele Ghirri e materiali utili ad approfondire il lavoro dell’artista con una ricostruzione del decennale e importante rapporto da lui intrattenuto con Milano, sede di mostre, gallerie importanti nella storia di Guerzoni, così come anche di avventure e incontri decisivi.

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