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Sono 40.902 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, a fronte di 254.908 tamponi eseguiti. Nelle ultime 24 ore ci sono stati anche 550 morti, per un totale di 44.139 decessi dall’inizio della pandemia. Aumentano di 60 unità i pazienti nelle terapie intensive (3.230 in tutto), mentre sono 1.041 in più le persone ricoverate negli altri reparti Covid (30.914 in totale). La Lombardia è la Regione con il maggior numero di nuovi casi (+10.634).

Lombardia, Piemonte e Campania con più contagi – Dopo la Lombardia, è il Piemonte la Regione che registra il maggior aumento di casi, con 5.258 nuovi contagiati su 22.778 tamponi effettuati. La Campania al terzo posto con 4.079 (su 25.510 test), seguita dal Veneto a quota 3.605 (su 17.644 tamponi).

Record di tamponi – Con i 254.908 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore si stabilisce un record di test effettuati in un giorno: sono stati circa 20mila in più rispetto a giovedì. Il rapporto tra nuovi positivi e casi testati risulta pari al 28,23%. Dall’inizio della pandemia sono 18.200.508 i tamponi effettuati. Grazie al sospetto diagnostico fino ad oggi sono stati individuati 674.591 positivi, mentre le attività di screening ne hanno individuati 391.810.

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Secondo gli ultimi dati in Italia si contano in tutto 663.926 attualmente positivi, 28.872 in più. Il totale dei casi dall’inizio della pandemia è di 1.107.303.

Campania e Toscana in zona rossa, mentre le Regioni arancioni salgono a nove con l’aggiunta di Emilia-RomagnaFriuli-Venezia Giulia e Marche.

covid regioni rosse e arancioniIl ministro della Salute Roberto Speranza firmerà in serata una nuova ordinanza che entrerà in vigore a partire da domenica 15 novembre. Confermate le indiscrezioni che arrivano dalla cabina di Regia di cui fanno parte il ministero della Salute, l’Istituto superiore di sanità e le Regioni: in base al nuovo monitoraggio del virus e ai 21 parametri epidemiologici fissati dagli esperti, aumentano i territori considerati a rischio elevato e a rischio massimo. I dati sono al vaglio del Cts, poi il ministro Speranza firmerà i nuovi provvedimenti di concerto con tutti i governatori interessati. In pratica, con 16 regioni rosse o arancioni, resteranno gialle solo LazioMoliseProvincia di TrentoSardegna e Veneto.

Se la stretta aumenta, l’ultima bozza del report dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e del ministero Salute segnala che l’epidemia in Italia “seppur intensificandosi per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali, mostra una lieve riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente”. Scende infatti il valore Rt (indice di contagio) a livello nazionale: “Nel periodo 22-4 novembre l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1.43“, la scorsa settimana era a 1.72. Secondo gli esperti, questo “potrebbe costituire un segnale precoce di impatto delle misure di mitigazione introdotte a livello nazionale e regionale dal 25 ottobre 2020“.

Il report guarda ai dati regionali della settimana dal 2 all’8 novembre, con aggiornamenti all’11 novembre: “Nella maggior parte del territorio la trasmissibilità è compatibile con uno scenario di tipo 3 – prosegue la bozza – Si conferma pertanto una situazione complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale”. Le criticità sono segnalate in tutte le Regioni e province autonome: venti “sono classificate a rischio alto e una a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto”. Significa che di fatto su tutto il territorio nazionale si configura “un rischio elevato di epidemia non controllata e non gestibile“. Inoltre, “sono 12 le Regioni che hanno superato almeno una soglia critica in area medica o terapia intensiva. Nel caso si mantenga l’attuale trasmissibilità, quasi tutte le Regioni e province autonome hanno una probabilità maggiore del 50% di superare almeno una di queste soglie entro il prossimo mese”.

“Si conferma – scrive quindi l’Iss – che è necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile“. Nella bozza del report si ricorda che “è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine”. Il documento redatto da Istituto superiore di sanità e ministero della Salute ribadisce inoltre la necessità di “rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi”.

Le ordinanze locali – Nel frattempo, da Nord a Sud aumentano i provvedimenti restrittivi varati in autonomia dai governatori e dai sindaci per limitare ulteriormente i contagi. Dopo l’ordinanza comune varata da Zaia, Bonaccini e Fedriga, che prevede la chiusura dei negozi la domenica, il divieto di passeggiate nei centri storici e nuove restrizioni ai centri commerciali. Se ne discuteva anche in Campania, ma ora la decisione della zona rossa per l’intera regione azzera l’ipotesi di lockdown mirati.

Nel Lazio invece, che rimane giallo, la Regione è pronta a nuove ordinanze per regolare gli accessi nelle vie della Capitale e chiudere nei giorni prefestivi e festivi i maxi store da almeno 2.500 metri quadri. “C’è uno sforzo straordinario che sta facendo il Prefetto di Roma e verranno coinvolte le Forze dell’ordine. Ci sarà un’iniziativa tecnica coordinata dal questore di Roma in grado di poter controllare i flussi. Inoltre, noi stiamo emettendo un’ordinanza per fare in modo che grandi superfici commerciali, come Ikea, rimangano chiuse nella giornata di domenica”, ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato ai microfoni di Radio Capital. Nell’ordinanza attualmente allo studio si prevede anche la chiusura dei mercati non alimentari nei festivi e viene ribadito il rigoroso rispetto delle misure anti Covid nelle strutture che resteranno aperte.

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