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Lombardia in zona rossa, Fontana: «Stiamo per entrarci, una punizione non meritata»

La Lombardia sta per entrare in zona rossa, il governatore: «È estremamente penalizzante. Lunedì le scuole superiori non riaprono. C’è qualcosa che non va nei parametri, ho appena parlato con il ministro Speranza, mi ha detto che farà fare ancora dei controlli»

in vigore dal 16 gennaio al 5 marzo.  Ma oggi è anche il giorno del cambio della mappa colorata d’Italia anti-Covid. E la Lombardia, come si temeva, è in zona rossa.

Ad anticiparlo è stato lo stesso governatore Attilio Fontana, a margine di un evento a Concorezzo, in Brianza. “Da lunedì saremo in zona rossa – ha detto – anche se è una punizione che non ci meritiamo perché i cittadini lombardi sono stati bravi, hanno tenuto comportamenti corretti e i parametri sono migliorati. Purtroppo, però, il sistema dell’indice Rt si basa su dati vecchi che non rispecchiano la realtà attuale. L’ho fatto presente al ministro della Salute, Roberto Speranza, mi ha detto che farà fare ancora dei controlli”. Il governatore starebbe dunque cercando un estremo tentativo di evitare la zona rossa.

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Oggi infatti l’Istituto superiore di sanità  renderà pubblico il report con il monitoraggio settimanale regione per regione e sulla base di questi dati il ministro della Salute firmerà le ordinanze con la ripartizione delle regioni nella singole zone (bianca, gialla, arancione e rossa). Al momento, nessuna delle regioni ha i criteri per poter andare in zona bianca.

Chiusi i negozi e divieto d’asporto dopo le 18 per i bar

In zona rossa chiuderanno tutti i negozi che non vendono beni di prima necessità. Rimarranno infatti aperti i supermercati, le farmacie e parafarmacie, le edicole, i tabaccai e i negozi che vendono prodotti alimentari. In Lombardia rimarranno chiusi bar e ristoranti, ma in base a quanto sarà disposto dal nuovo Dpcm, sarà vietato sia per le zone rosse che per quelle arancioni e gialle il servizio d’asporto dopo le 18. Il divieto riguarderà solo i bar. I ristoranti infatti potranno continuare a usufruire del servizio. Permane invece la possibilità di consegna a domicilio. Nella Lombardia zona rossa inoltre continueranno a rimanere chiusi musei, cinema, teatri, palestre e piscine.

Le novità del Dpcm 16 gennaio

Il ministro della Salute Roberto Speranza continua a spingere per la linea dura. A poche ore dal nuovo Dpcm 16 gennaio, che inserisce regole più stringenti in tutta Italia e un sistema di fasce di colore ancora più rigido, sottolinea come tutti i dati europei siano in significativo peggioramento. “La situazione non può essere sottovalutata. Lavoriamo insieme tempestivamente ad anticipare le restrizioni per evitare una nuova forte terza ondata“.

Con indice Rt a 1 le Regioni finiranno in zona arancione, con Rt a 1,25 in zona rossa. In arancione anche con rischio alto per rendere il modello tempestivo.

Il ministro ha poi confermato il limite delle due persone non conviventi che si possono ospitare in casa. Mentre, come già annunciato nelle comunicazioni al Parlamento, ha parlato della nuova quarta zona, quella bianca, “un segnale per il futuro, dove sono vigenti le regole comportamentali ma non gli altri divieti”: per averla servono 3 settimane di fila con incidenza sotto i 50 casi positivi, Rt sotto l’1 e rischio basso.

 

 

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