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La Lombardia entra in zona rossa da domenica 17 gennaio fino al 31 gennaio. In attesa di capire cosa accadrà col ricorso preannunciato dal presidente della Regione Attilio Fontana, l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza firmata oggi, sabato 16 gennaio, mette nero su bianco quello che era già stato anticipato ieri dallo stesso Fontana e dalla riunione della Cabina di regia. “Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Sars-Cov-2, fermo restando quando previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (il Dpcm, ndr) 14 gennaio 2021, alla Regione Lombardia si applicano le misure di cui all’articolo 3 del medesimo decreto”.

Lombardia contro la zona rossa, la mossa di Attilio Fontana

La Lombardia è nuovamente in zona rossa, ma Attilio Fontana ha criticato la decisione subìta, a suo dire, dalla Regione. Il governatore si è scagliato contro i dati su cui si è basata la scelta, definendoli vecchi: secondo lui, infatti, i parametri sono basati sui numeri del 30 dicembre e non tengono conto di alcuni dati importanti come l’Rt sull’ospedalizzazione.

A spalleggiare il presidente della Regione c’è la sua vice, nonché nuova assessora al Welfare al posto di Giulio Gallera, Letizia Moratti. Per l’ex sindaca di Milano, infatti, la Lombardia sarebbe stata penalizzata pur avendo un’incidenza di contagi per abitanti nettamente inferiore non solo a diverse altre Regioni, ma anche alla media nazionale.

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 Lombardia zona rossa: le regole

bar e ristoranti: è consentito il servizio d’asporto entro le 22 per i ristoranti ed entro le 18 per i bar (nessun limite, invece, per il servizio a domicilio). Restano aperti gli autogrill lungo le autostrade e i bar in stazioni e aeroporti;

  • gli unici negozi aperti sono: rivenditori di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole, parrucchieri, barbieri, lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, negozi di abbigliamento per bambini e di giocattoli, profumerie, pompe funebri e distributori automatici. Nei centri commerciali resteranno aperti solo alimentari, farmacie, parafarmacie e tabaccai;
  • non si potrà fare qualsiasi sport salvo attività motoria all’aperto e in forma individuale; si potrà fare jogging o andare in bici individualmente;
  • gli spostamenti sono consentiti solo per ragioni lavoro, salute, necessità e tra questi rientra l’assistenza ad una persona non autosufficiente; si potrà rientrare nella propria residenza, nel domicilio o nell’abitazione in cui ci si ritrova abitualmente con il partner; si potrà andare a fare la spesa e a messa oltre che in farmacia e dal tabaccaio. In caso di controlli, deve sempre essere mostrata o compilata al momento l’autocertificazione;
  • restano le limitazioni agli spostamenti dalle 22 alle 5;
  • ci si potrà recare a casa di altre persone (in due, ma nel totale non sono contati gli under 14) con spostamenti all’interno del proprio comune.
 

 

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