ricciardi lockdown
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È “urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole  facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata”.

Lo sostiene Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute. Oltre a ciò, “va potenziato il tracciamento e rafforzata la campagna vaccinale”. È “evidente – avverte – che la strategia di convivenza col virus, adottata finora, è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno”.

“Ne parlerò col ministro Speranza questa settimana”.

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Le parole di Walter Ricciardi all’ANSA scatenano le reazione del leader della lega matteo Salvini, che a ‘Mezz’ora in Più’ da Lucia Annunziata sembra sorpreso da questa uscita, che contraddice quello che la Lega vorrebbe da sempre: allentare le misure di sicurezza che impediscano alle imprese di lavorare al meglio. Salvini chiede che Ricciardi ne “parli prima con Draghi e poi con la stampa”.

In serata arriva la replica di Ricciardi a “Che tempo che fa” sempre su Raitre: “Non ho rapporti con il presidente del Consiglio, stamattina ho rappresentato al ministro della Salute che per me, e per i consiglieri scientifici dei principali governi del mondo, è necessario un cambio di rotta che preveda non una strategia di convivenza, una una strategia ‘no covid'”.

Questa strategia si basa “su tre pilastri: un lockdown per riportare la circolazione del virus sotto la soglia dei 50 casi al giorno su 100 mila abitanti, testare e tracciare, e una vaccinazione di massa a tutto spiano, che da aprile potrà essere messa in atto – ha ribadito Ricciardi – Soltanto così potremmo tornare alla normalità come accaduto in molti Paesi asiatici”.

E ancora “Con il ministro Speranza siamo stati sempre in piena sintonia sul rigore delle misure, ma in questa fase da settembre a gennaio non siamo riusciti ad essere pienamente impattanti sulle decisioni del governo, soprattutto, perché il presidente del Consiglio precedente ed alcuni ministri non erano del parere di attuare misure così forti”.

“I DPCM si susseguivano di 15 in giorni in 15 giorni, quando noi sappiamo che la pandemia è un evento che dura mesi e in certi casi anni. Bisogna essere sinceri con la popolazione e dire che la situazione non potrà migliorare dopo 15 giorni. Queste cose le dico da ottobre ed è da ottobre che sappiamo che gli impianti sciistici non possono essere aperti”.  “Al ministro ho sottoposto la  necessità di proporre al Governo tre cose, anche alla luce del  problema delle varianti: lockdown breve e mirato” per “2, 3 o 4  settimane”, ossia per tutto il tempo necessario a riportare  l’incidenza di Covid-19 al di sotto dei 50 casi per 100mila abitanti.

Ci riavvicineremmo al ritorno alla vita normale  e alla ripresa economica, come dimostrano gli esempi di Cina, Taiwan,  Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda. Ora anche Usa, Germania e  Danimarca vanno in questa direzione”.

Ricciardi ricorda “che la variante inglese” di Sars-CoV-2 “si  trasmette più velocemente ed è lievemente più letale. Quella  brasiliana può dare origine a reinfezioni, come è stato visto a  Perugia. Per la sudafricana sembra limitata l’efficacia del vaccino  AstraZeneca”.

Da qui la necessità di un lockdown nazionale come a  marzo 2020, ma non solo. Una volta riportata la circolazione virale a  livelli che consentano test e tracciamento, il personale dedicato a  queste attività “va rafforzato – sottolinea il consulente di Speranza  – come sta facendo ora la Germania che sta reclutando personale a  tutto spiano proprio per fare questo. Servono migliaia di persone per  testare e tracciare, le possiamo formare anche rapidamente”.

E Immuni? “Non ci ha aiutato per niente perché il tracciamento tecnologico non  l’abbiamo proprio fatto. Però, se riusciamo a riportare a un livello  sostenibile i nuovi casi, allora anche l’App potrebbe aiutarci. Ma  ripeto”, insiste l’esperto: “Bisogna anche reclutare le persone per  testare e tracciare”.

Ultimo punto, le vaccinazioni.

“Per marzo –  analizza Ricciardi – avremo messo in sicurezza personale sanitario e  buona parte degli over 80. Questo è importante. Ma ci dobbiamo  preparare per vaccinare 250-300mila persone al giorno. Pare che il  presidente Draghi abbia ipotizzato di arrivare anche a 500mila, ma io  mi accontenterei di 300mila. Ma dobbiamo organizzarci ora: da aprile i vaccini li avremo per tutti, ma dovremo essere pronti. Il modello da  seguire è quello israeliano, con centri diffusi, sfruttando grandi  spazi come palasport, palestre, drive-through”.

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