scuola post Covid scaled 1
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Obbligo di mascherina a scuola per studenti dai 6 ai 12 anni.

Il Consiglio di Stato conferma l’obbligo di mascherina a scuola anche per i bambini di meno di 12 anni, respingendo l’istanza cautelare di un gruppo di genitori i cui figli non avevano nessun problema di salute e non soffrivano di problemi respiratori.

In un decreto monocratico il presidente delle Terza Sezione Franco Frattini, sottolinea che pur “nel contrasto tra valutazioni scientifiche, tutte certamente meritevoli di attenzione, l’obbligo contestato non si caratterizza per la ‘manifesta irragionevolezza’“, tanto da consentire al giudice di intervenire su decisioni di cui “il Governo si assume per intero tutta la responsabilità“.
Gli studenti dai 6 ai 12 anni hanno obbligo di mettere la mascherina a scuola. La decisione arriva dal Consiglio di Stato, che si è espresso su un ricorso portato avanti da una coppia di genitori. Una sentenza che inevitabilmente farà discutere, ma conferma la misura a pochi giorni dalla riapertura delle scuole annunciata dal premier Mario Draghi.

La notizia è delle scorse ore e arriva dalla terza sezione del Consiglio di Stato. Con un decreto del Presidente Franco Frattini, il Consiglio si è espresso sull’istanza cautelare di due genitori che hanno contestato l’uso della mascherina a scuola, almeno per le fasce d’età più giovane.

Un tema spinoso, quello della mascherina per i bambini, che si intreccia con quello della necessità di garantire un ritorno a scuola in sicurezza. La sentenza di oggi segue quella arrivata solo un mese fa, in cui lo stesso Consiglio aveva esentato una bambina dall’indossare la mascherina. In quel caso, era stata richiesta ulteriore documentazione scientifica che provasse non ci fossero problemi di salute per la bambina.

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Il ricorso sull’obbligo di mascherina dai 6 ai 12 anni è stato respinto perchè “A fronte della documentazione scientifica depositata dagli appellanti – si legge nel decreto riportato da Ansa – esistono altre documentazioni scientifiche“.

Scuola zona arancione 

In questa zona è assicurato in presenza lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia (nidi e micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi quali spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare comunque denominati e gestiti); dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia (materna); dell’attività scolastica e didattica della scuola primaria (elementari); dell’attività scolastica e didattica della scuola secondaria di primo grado (scuole medie). Nello stesso periodo, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado (licei, istituti tecnici etc.) garantiscono l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, mentre la restante parte si avvale della didattica a distanza. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

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