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Spagna ha revocato lo stato di emergenza in vigore da ottobre per combattere la pandemia di Covid-19, consentendo agli spagnoli di viaggiare tra le regioni per la prima volta da mesi.

La misura, la cui revoca era stata annunciata nei giorni scorsi, è scaduta a mezzanotte. Nella maggior parte delle regioni, la fine di questo regime eccezionale ha significato anche la revoca del coprifuoco.

In Italia si va, invece, verso un allentamento: da metà maggio potrebbe infatti slittare dalle 22 alle 23 o 24.

Dopo le prime riaperture, dello scorso 26 aprile, la task force nazionale monitora i dati provenienti dalle singole regioni, per verificare e concertare gli effetti – eventuali – prodotti sui contagi da Coronavirus. Nel contempo, a partire da lunedì 10 maggio, la colorazione di rischio assumerà un giallo prevalente in tutta la penisola con arancione conclamato in Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta. Insomma uno scenario sicuramente confortante in vista di venerdì 14. In quel frangente, infatti, dalla consueta cabina di regia con il Comitato Tecnico Scientifico dovrebbe arrivare la novità sul coprifuoco, il quale potrebbe passare dalle 22 alle 23. Forse anche alle 24.

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A tal proposito il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, rilasciando una dichiarazione a Rainews24, ha affermato: “I dati dei contagi sono in discesa. Serve ancora prudenza ma penso ci siano le condizioni per slittare il coprifuoco a mezzanotte a partire da metà maggio per venire incontro alle attività serali all’aperto E in base ai dati valutare ulteriori riaperture”.

Insomma, un piccolo passo in avanti è sicuramente auspicato, dopo il consueto monitoraggio dell’andamento epidemiologico e la contestuale analisi sulla campagna vaccinale.


 

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