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In data 19 maggio 2021, la Repubblica Italiana ha riconosciuto ufficialmente la LIS, la lingua italiana dei segni. 

Una data da ricordare, quella del 19 maggio 2021. La Repubblica Italiana, infatti, ha riconosciuto ufficialmente la LIS, la lingua dei segni italiana.

La LIS è una lingua naturale, veicolata attraverso il canale visivo-gestuale e utilizzata nel territorio italiano da parte dei componenti della comunità sorda segnante, che possono essere sordi o udenti, segnanti nativi o tardivi.

Dal 19 maggio di quest’anno, “La Repubblica riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS)”.

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La Camera ha approvato il disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione in legge del cosiddetto Decreto Sostegni, che all’Articolo 34-ter. “riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST)”.

L’articolo con le “misure per il riconoscimento della lingua dei segni italiana e l’inclusione delle persone con disabilità uditiva” riconosce, inoltre, le figure dell’interprete LIS e dell’interprete LIST quali professionisti specializzati nella traduzione e interpretazione rispettivamente della LIS e della LIST.

Un successivo decreto definirà i percorsi formativi per l’accesso alle professioni di interprete LIS e di interprete LIST e le norme transitorie per chi già esercita tali professioni.

Nel testo si legge anche che “per favorire l’accessibilità dei propri servizi, le pubbliche amministrazioni promuovono la diffusione dei servizi di interpretariato in LIS e in LIST, la sottotitolazione e ogni altra modalità idonea a favorire la comprensione della lingua verbale nonché iniziative di formazione del personale”.

Infine, per favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva, si legge che “la Presidenza del Consiglio dei ministri promuove campagne di comunicazione”.

L’Italia è stato l’ultimo dei paesi europei a riconoscere la propria lingua dei segni nazionale.

Il Presidente Nazionale ENS, Giuseppe Petrucci, ha commentato: “È un crocevia fondamentale e storico verso la piena inclusione delle persone sorde e l’abbattimento delle barriere della comunicazione, lo aspettavamo da troppo tempo. Oggi dobbiamo festeggiare, oggi siamo arrivati a questa legge di civiltà e uguaglianza che garantisce l’accessibilità, la libertà di scelta linguistico-comunicativa delle persone sorde e rappresenta il primo passo per garantire, finalmente, tutti i loro diritti di cittadinanza. Questa vittoria è dell’ENS, dei suoi dirigenti, dei suoi collaboratori, del suo personale e, soprattutto, di tutta la nostra comunità.”.

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