credere nella luce valerio berruti scaled
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Galleria Cracco: protagonista della quinta edizione del progetto l’opera “Credere nella luce” di Valerio Berruti. 

Galleria Cracco, il progetto che porta l’arte contemporanea in Galleria Vittorio Emanuele II, annuncia la sua quinta edizione. La protagonista sarà l’opera “Credere nella luce”, di Valerio Berruti.

Galleria Cracco, il progetto di arte contemporanea nato da un’idea dello chef Carlo Cracco con l’agenzia di comunicazione Paridevitale e a cura di Sky Arte, presenta l’installazione site-specific Credere nella luce, immaginata dall’artista Valerio Berruti (Alba, 1977) e visibile al pubblico da martedì 8 giugno fino a ottobre 2021.

L’installazione, pensata per le tre vetrine del Ristorante Cracco che affacciano in Galleria, sarà fruibile al pubblico 24 ore su 24 da martedì 8 giugno fino a ottobre 2021.

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L’opera di Valerio Berruti ha lo scopo di portare un messaggio di speranza e di – appunto – luce sul periodo appena trascorso.

“Sono molto felice dell’invito a realizzare un’installazione site-specific in questo luogo simbolo dell’alta gastronomia italiana – dichiara l’artista – La Galleria Vittorio Emanuele II è al contempo un punto di transito e una meta turistica internazionale, uno degli spazi in cui recarsi per fare acquisti, godere della cucina di Carlo Cracco, ma anche per ammirare uno straordinario esempio di stile neorinascimentale. Reputo che non si debba dimenticare alcuna lezione imparata in questo ultimo anno, ma al contempo penso che sia necessario tornare a ‘credere nella luce’.”.

L’opera è composta da tre affreschi retroilluminati – ognuno dei quali rappresenta una bambina – su un supporto in ferro. Le sagome sono ispirate al mondo fiabesco e allo stesso tempo hanno uno stile minimal.

Dopo gli interventi di Patrick Tuttofuoco (2018), dei MASBEDO (2018), di Goldschmied & Chiari (2019) e Giovanni Ozzola (2019), Galleria Cracco, nato con la volontà di sostenere l’arte contemporanea italiana portandola in un luogo simbolo del saper fare italiano, in cui sperimentazione ed eccellenza si dichiarano trait-d’union tra food, architettura, design e arte, riparte guardando al futuro e dichiarando la sua vocazione “pubblica” per la città di Milano, da sempre centro nevralgico di innovazione e dinamismo.

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