dpcm draghi
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GREEN PASS, Giovedì il via libera a un nuovo decreto da parte del Consiglio dei ministri. L’obbligo di certificato verde dovrebbe scattare a metà ottobre.

Una platea di oltre 1,2 milioni di persone. Per l’esattezza: un milione e 218mila (fonte: Fondazione Studi del Consulenti del lavoro). È in rampa di lancio giovedì un nuovo decreto legge che prevede per questi lavoratori l’obbligo di Green pass (sono esclusi dal conteggio sanità e istruzione dove già oggi tra obbligo vaccinale e pass sono coinvolti 3,5 milioni di lavoratori).

Il decreto, che sta mettendo a punto Palazzo Chigi in queste ore, coinvolgerà – oltre ai dipendenti della Pa – anche i lavoratori di quegli esercizi come ristoranti e palestre per cui il green pass è già previsto per accedervi. L’obbligo dovrebbe scattare a metà ottobre. Meno scontata, invece, un’estensione tout court ai lavoratori di tutte le aziende private.

Servirà prima un passaggio con le parti sociali, che potrebbe tenersi oggi (ieri sera ancora non risultavano convocazioni) e servirà a chiarire alcuni aspetti: dalla copertura del costo dei tamponi (che non è prevista per i dipendenti della scuola) alle sanzioni, che possono arrivare fino alla sospensione dello stipendio. Per l’estensione alle aziende private potrebbe essere necessaria dunque un’ulteriore riflessione per vincere le resistenze di Salvini.

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Obbligo Green pass nella Pa, Cdm giovedì

Il via libera al provvedimento dovrebbe arrivare giovedì 16 settembre, in occasione di una nuova riunione del Consiglio dei ministri, “preparata” da un vertice tra governo e i presidenti delle Regioni prima e poi da una cabina di regia tra Draghi e i rappresentanti delle forze politiche di maggioranza,mercoledì o al massimo giovedì stesso.

l pressing di Draghi

Del resto, il presidente del Consiglio ha dato chiaramente la linea. «Non si tratta di decidere il se – ha confidato in occasione della prima conferenza stampa dopo la pausa estiva – ma a chi e quando estendere il Green pass». E ancora. «Le cose vanno fatte perché si devono fare» e non per un ritorno «immediato». Per questo è necessario «dire molti no e pochi sì, per evitare che tutto sia travolto dall’irresponsabilità». Il premier lo ha ripetuto ancora una volta,durante la sua trasferta bolognese per partecipare al G20 Interfaith Forum e alla cerimonia per intitolare l’Aula magna della Business school a Beniamino Andreatta.

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